Il décalage è lo scarto temporale tra il parlato dell’oratore e la traduzione simultanea dell’interprete in cabina
Secondo il dizionario Garzanti, il décalage è uno spostamento o una mancata corrispondenza tra due o più elementi. È una parola che deriva dal francese décaler, spostare qualcosa nello spazio in avanti all’indietro o anche nel tempo, come un orario.
Nell’interpretazione di conferenza, assume un ulteriore significato: il décalage è lo scarto temporale tra il parlato dell’oratore e la traduzione simultanea dell’interprete in cabina. Infatti, quando si parla di “interpretazione simultanea” è assolutamente vero che l’interprete traduce mentre parla anche l’oratore, ma è impossibile iniziare a tradurre nell’esatto momento in cui comincia anche il discorso.
Come funziona il décalage in simultanea?
Questo scarto serve all’interprete per ascoltare almeno 1-2 secondi del discorso dell'oratore (di solito cinque parole), elaborarlo e subito tradurlo.
Più la sintassi della lingua parlata è simile a quella tradotta, più breve sarà il décalage. Per esempio nella combinazione spagnolo-italiano, la struttura è abbastanza simile e l’interprete può permettersi un décalage ridotto.
Per le combinazioni tra lingue molto diverse come olandese-italiano in cui il verbo può arrivare alla fine della frase, sarà necessario qualche secondo in più (fino a 10-15 parole) per consentire all'oratore di completare un'unità del discorso.
Come fa l'interprete a non perdersi nulla?
In una simultanea inglese-italiano troviamo spesso lunghe liste di aggettivi. Qui l’esperienza dell’interprete si nota nelle tecniche che può attuare. Una soluzione? Convertire gli aggettivi in sostantivi in modo da non allungare troppo il décalage e rischiare di perdersi parole importanti. Come nell’esempio qui di seguito:
è molto meglio di
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