L’interprete sa tutto? Ovviamente no!
L’interprete può essere specializzato in un’area, ma deve sempre informarsi e studiare prima di un nuovo incarico.
Uno degli aspetti che amo di più del mio lavoro è che può trattare potenzialmente qualsiasi argomento: dalla musicoterapia nelle carceri olandesi alle analisi del sangue, dai tipi di taglio delle pietre preziose a come installare un generatore di gas endotermico, ecc.
Ogni volta che vengo contattata per un nuovo incarico, scatta un sentimento di curiosità e trepidazione perché per quanto possa essere preparata sugli argomenti più disparati, le vie dell’interpretazione e della traduzione sono infinite (semicit.) quindi quasi sempre devo informarmi e studiare un argomento nuovo a cui inevitabilmente mi appassionerò.
In particolare, per gli incarichi di interpretazione è necessario un grande studio a monte per arrivare il giorno dell’evento il più preparata possibile.
Gli interpreti non sanno tutto
Naturalmente gli imprevisti possono sempre capitare, come ci insegna il video molto circolato sui social dell’interprete tedesco mentre stava traducendo un discorso di Michele Rech, in arte Zerocalcare. Il fumettista e disegnatore romano ha parlato di un aneddoto citando un evento specifico riguardo un personaggio della serie Stranger Things andata in onda su Netflix, ahimè, sconosciuta al povero interprete.
L’importante in questi casi è mantenere il sangue freddo e accettare che nessuno è perfetto, per quanto ci si possa essere preparati!
Ma tornando a quando vengo contattata da un cliente o da un’agenzia, verifico prima di tutto che vengano soddisfatte le seguenti condizioni:
- Sembra scontato, ma poter lavorare con quella combinazione linguistica. Per esempio, non accetto lavori di interpretazione di simultanea in spagnolo o in olandese perché non lavoro con queste lingue in cabina.
- Le modalità devono essere chiare e definite: in base alla tipologia di evento, potrà servire un’interpretazione in simultanea, in consecutiva, sussurrata o di trattativa. Ad esempio, non accetterò un incarico di simultanea senza un o una collega in cabina.
Se non sei sicuro di quale faccia al caso tuo, puoi dare un’occhiata a quale sia la tipologia più adatta in base all’evento. - Per potermi preparare adeguatamente, ho bisogno di un paio di giorni, quindi verifico che le tempistiche me lo permettano.
Una volta verificato che queste tre condizioni siano soddisfatte, formulo il preventivo. Se viene accettato allora comincia la parte interessante, cioè la preparazione all’incarico.
Come mi preparo per una trattativa in azienda?
Il primo passaggio da cui cerco sempre di cominciare a fare domande al cliente. Chiedo su cosa verterà l’incontro: qual è l’obiettivo, chi parteciperà, se è la prima volta che il cliente incontra gli altri partecipanti stranieri.
NB: in questa fase è sempre meglio parlare direttamente col cliente, cioè con chi parteciperà all’incontro perché avrà le informazioni più precise e dettagliate.
Dopodiché faccio ricerca. Prima mi informo sull’azienda del cliente: vado sul loro sito, leggo la storia, la mission, tutte le informazioni che mi sembrano interessanti e utili, studio i loro prodotti e/o servizi. Poi visito i siti di aziende straniere che lavorano con prodotti/servizi simili e prendo nota dei termini (macchinari, prodotti, processi, ecc.) in quella lingua perché molto spesso non si trovano nel dizionario essendo molto specifici.
Come terza cosa, cerco video, se ci sono, che spieghino eventuali processi di produzione che per il cliente possono essere scontati ma non per me: avere un’idea visiva di ciò di cui si parla è molto importante, oltre che sapere la traduzione del termine. Questo passaggio è facoltativo, nel senso che dipende dall’argomento dell’incarico.
Come ultimo punto, forse il più scontato, redigo un glossario bilingue e me lo studio.
Meglio non il giorno prima
Come si può immaginare dall'elenco qui sopra, per prepararsi adeguatamente servono almeno due o tre giorni, ecco perché è importante contattare l’interprete con qualche giorno di anticipo.
Non è segno di professionalità fingere di sapere sempre tutto, al contrario. Più domande si fanno in preparazione a un incarico, meno sorprese ci saranno durante l’incontro. La semplice conoscenza delle lingue non è garanzia di successo. Affidati sempre a un’interprete professionista!